lunedì 14 novembre 2016


LA GIUNTA RAGGI DIFENDE VERTICI ACEA:
L’ACQUA PUBBLICA E’ UNA STELLA CADENTE?

A distanza di 5 mesi dall’insediamento della nuova amministrazione capitolina, le dichiarazioni su ACEA dell’assessore alle partecipate, Massimo Colomban, ed i comportamenti della sindaca Raggi rappresentano una doccia fredda per le aspettative del movimento per l’acqua pubblica e per tutti i cittadini che aspettano dal 2011 l’attuazione degli esiti del referendum. 

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua - dopo la manifestazione del 27 ottobre scorso davanti alla sede di ACEA con gli attivisti dei comitati di Lazio, Campania e Toscana - sta ancora attendendo la convocazione dell'incontro annunciato pubblicamente dal presidente della Commissione Ambiente, Daniele Diaco, che per conto dell’amministrazione in quella occasione aveva garantito pieno sostegno e volontà di sottrarre l’acqua alle logiche del mercato.

Invece, secondo l’assessore Colomban, il Comune di Roma, pur proprietario del 51% delle azioni di ACEA, non avrebbe il diritto di effettuare la supervisione in quanto “Acea è una società quotata in Borsa e come tale soggetta a regole che ne tutelano l’indipendenza”, sottintendendo con questo che in una società quotata in borsa l’assemblea dei soci non conterebbe nulla(!) soprattutto se la maggioranza delle quote azionarie è nelle mani del pubblico ... 

QUI SI PARLA DI SCELTE ED OBIETTIVI DELLA SOCIETA’ E DI RELATIVA SCELTA DEL MANAGEMENT NON DI “SUPERVISIONE”!

Invece, la sindaca  Raggi incontra, con il suo assessore “tecnico”, i vertici di ACEA S.p.A. per concordare con questi le strategie, non di risanamento ma di cessione al mercato delle aziende comunali, a cominciare dall’AMA  e della gestione dei rifiuti in assoluto ossequio alle politiche del governo Renzi.

Si capisce quindi, che al contrario di quanto dichiarato dalla sindaca Raggi in campagna elettorale, si intende rinunciare a scegliere il management della società, dismettendo le stesse prerogative del socio di maggioranza, comportandosi come un azionista qualsiasi che aspetta di incassare i dividendi. 

L’assessore forse ignora, ma la sindaca Raggi non può, i referendum del 2011,  il voto di 27 milioni di cittadini italiani e lo stesso programma di governo del Movimento 5 Stelle che ha come punto fondamentale la ripubblicizzazione del servizio idrico; un obiettivo che passa innanzitutto per la riconquista della gestione del servizio da parte delle amministrazioni locali e la partecipazione democratica. 

Colomban probabilmente non sa, e se non lo sa la Raggi è grave, che ACEA è il soggetto individuato dalle lobbies economico-finanziarie e dal governo Renzi per guidare il processo di privatizzazione dell’acqua nel centro-sud, attraverso la creazione di un’unica grande società di gestione con l’estromissione definitiva di enti locali e cittadini dalla gestione e dal controllo del servizio e la progressiva riduzione della quota azionaria detenuta dallo stesso Comune di Roma. 

Nei giorni scorsi l'Amministratore Delegato, Irace, ha dichiarato che sono state concluse due operazioni che vanno proprio in questa direzione, una acquisizione di quote e una fusione (una nel Lazio, con ogni probabilità si tratta dell'acquisto delle azioni di Veolia in Acqualatina, un'altra fuori regione).

Per questo il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sta chiedendo da tempo, finora purtroppo inascoltato, un incontro con la sindaca per poter esprimere le nostre preoccupazioni e la proposta per invertire la rotta in ACEA, per far tornare il Comune di Roma e i cittadini padroni del servizio idrico, così come scritto nel programma elettorale. 

Dopo quanto appreso dalla stampa lo chiediamo ancora più con urgenza per verificare se la sindaca e il Movimento 5 Stelle abbiano rinunciato o meno ad un pezzo fondamentale della loro azione politica. 

Con preoccupazione e sconcerto assistiamo allo spegnimento della stella dell’Acqua Pubblica e per questo ribadiamo alla sindaca Raggi e al Movimento 5 Stelle che, se vogliono veramente dimostrare con i fatti di non essere come gli altri, rispettino gli impegni presi, l’esito dei referendum e diano ascolto ai movimenti che da anni si battono per un Paese più giusto.
 
Roma, 11 novembre 2016

  • FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
  • RETE CIVICA ATO 3 CAMPANIA
  • COMITATO PROVINCIALE ACQUA PUBBLICA FROSINONE
  • COORDINAMENTO ROMANO ACQUA PUBBLICA
  • RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO – RETUVASA
  • USB PUBLIACQUA
  • DECIDE ROMA
  • COORDINAMENTO REGIONALE ACQUA PUBBLICA LAZIO


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