venerdì 29 gennaio 2016


di
Riccardo Iacona
con la collaborazione di
Cristina De Ritis

“IL TABU’ DEL SESSO”
Domenica 31 gennaio ore 21.45 Rai3

A PRESADIRETTA ancora una  puntata con due diverse inchieste. Nella prima parte si parlerà di educazione sessuale e affettiva tra gli adolescenti e di bullismo, mentre nella seconda pagina scopriremo come stanno le cose a quattro anni di distanza dalla vittoria del Referendum per il ritorno all’acqua pubblica.

IL TABU’ DEL SESSO. Un viaggio tra gli adolescenti italiani e il loro rapporto con la sessualità, il sexting, il bullismo, la cattiva informazione sul sesso, le discriminazioni di genere, per scoprire se esiste in Italia il Tabù del sesso. A PRESADIRETTA tante storie e testimonianze inedite dei parenti di ragazzi vittime del bullismo e del cyber bullismo, il parere degli esperti, degli psicologi, dei ragazzi e dei genitori.
Perché nel nostro paese non si fa una buona educazione sentimentale e sessuale tra i ragazzi?
Le telecamere di PRESADIRETTA sono andate anche in Germania e in Olanda, paesi con modelli culturali ed educativi diversi dai nostri. In Germania l’educazione sessuale è materia obbligatoria in tutte le scuole. In Olanda “l’educazione multidisciplinare alla sessualità” comincia a 4 anni, sempre a scuola. Ed è il paese con la più bassa incidenza di gravidanze tra gli adolescenti d’Europa e l’età media più alta del primo rapporto sessuale, 17 anni. 

E poi la seconda pagina con ACQUA IL REFERENDUM TRADITO. Era il 2011 e gli italiani votarono in massa per dire si all’acqua pubblica, 27 milioni di cittadini alle urne. Come è andata a finire? Perché l’esito della consultazione referendaria non è mai stato ratificato da una legge nazionale e l’acqua è ancora affidata al mercato? 
PRESADIRETTA è stata in Sicilia, dove una legge regionale per il ritorno all’acqua pubblica ci sarebbe, ma non è ancora cambiato nulla. La Regione ha il record di gestori privati, sono 5 su 9 che dovrebbero garantire erogazione, controllo della qualità e servizi. Ma come vanno davvero le cose? 
Anche in gran parte della Campania l’acqua è ancora affidata al mercato, ma il Comune di Napoli è l’unica grande città italiana che ha scelto la gestione interamente pubblica del servizio idrico. Le tariffe oggi sono tra le più basse d’Italia e l’azienda ha chiuso l’ultimo bilancio con 8 milioni di euro di utili.  

“IL TABU’ DEL SESSO”  e “ACQUA IL REFERENDUM TRADITO” sono un racconto di Riccardo Iacona con Liza Boschin, Giulia Bosetti, Alessandro Macina, Raffaella Notariale, Andrea Vignali.



ACQUA CHIARA, LIBERA e TRASPARENTE

Chiara perchè amiamo la chiarezza e disinneschiamo, qualsiasi tentativo di alimentare ambiguità e confusione.
Libera perchè rifiutiamo ogni possibile uso strumentale di una causa così importante, difendendola da interessi di parte e da beghe partitiche di basso profilo.
Trasparente perchè tutto quanto ruota intorno ai diritti fondamentali umani sia visibile alla luce del sole e non nel buoi delle stanze e dei ragionamenti sterili.

Con questo rifiutiamo con decisione qualsiasi tentativo di associazione "forzata", strumentale e non, di tematiche così scorrelate tra loro perchè così non si rende un servizio alla verità e ai diritti dei cittadini!

SI DICA LA VERITA', MA QUELLA VERA. QUANDO ABBIAMO ACCETTATO DI SOTTOSCRIVERE E DI PARTECIPARE ALL'ASSEMBLEA DI OGGI, 29 GENNAIO,E DI COSTRUIRLA INSIEME, NON PENSAVAMO CHE CI FOSSE DIETRO LA POLITICA ED ALTRI INTENTI. MA SOLO DA PARTE DI UNA MINUSCOLA MINORANZA.
E' SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, ED AFFERMATO DAGLI STESSI ORGANIZZATORI DELL'INIZIATIVA, CHE, APPENA SI è RISCONTRATA L'ACQUA NERA, IL GIORNO DOPO GIA’ TUTTO ERA STATO RISOLTO.
NON SI PUO’ RIDURRE UN PROBLEMA DI COSI’ VASTE DIMENSIONI, COME QUELLO DEI RISCONTRABILI DANNI DELLA Q8, DELLA TIRRENO POWER, DEL RIGASSIFICATORE E DEL PORTO COMMERCIALE IN ZONA SAN GIOVANNI A T., AD UN SEMPLICE TUBO RIPARATO, SUBITO DOPO LA SEGNALAZIONE, DALL'AZ. SPEC ABC NAPOLI, E CHE NIENTE HA A CHE VEDERE CON L'ACQUA NERA.
SI VUOLE CREARE UN FALSO PROBLEMA, PER SOSTENERE CHI, DALLE RETROVIE, MUOVE LE FILA PER PROPRI SCOPI ELETTORALI.
NOI NON CI STIAMO!
CHI FA TUTTO QUESTO E' CONTRO L'ACQUA PUBBLICA, E CONTRO I REFERENUDUM DEL 2011, VOTATI DA 27 MILIONI DI ELETTORI ITALIANI, CHE, VEDREBBERO IN TAL MODO, BOICOTTATO IL LORO VOTO.
NON BASTANO IL GOVERNO NAZIONALE E QUELLO REGIONALE, ORA ANCHE GLI PSEUDOATTIVISTI - FORTUNATAMENTE POCHI -  INFILTRATISI NEI COMITATI, VANNO CONTRO L'ACQUA PUBBLICA.

PRENDIAMO PERTANTO LE DISTANZE DA CHI STRUMENTALIZZA UNA BATTAGLIA DI ALTO VALORE, QUAL'E' QUELLA CHE HA SEMPRE PORTATO AVANTI IL COMITATO DI SAN GIOVANNI, APPOGGIATO ANCHE IN PASSATO, DAL NOSTRO COORDINAMENTO CAMPANO PER L'ACQUA PUBBLICA. A QUESTO PUNTO FACCIAMO UN PASSO INDIETRO. L’ADESIONE DATA INIZIALMENTE, LA RITIRIAMO.

CHI NON E' PER L'ACQUA PUBBLICA VADA PER CONTO SUO, NOI NON CI STIAMO.

Napoli, 29 gennaio 2016

Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua