domenica 29 novembre 2015

giovedì 12 novembre 2015


COMUNICATO: 
IL MOVIMENTO PER L'ACQUA PUBBLICA CHIAMA ALLA MOBILITAZIONE GENERALE CONTRO IL DISEGNO CENTRALISTICO E PRIVATIZZATORE DELLA GIUNTA REGIONALE

La legge sul riordino del Servizio idrico Campano è in discussione in queste settimane presso le commissioni del Consiglio Regionale della Campania la Giunta Regionale sta pressando affinché si approvi, nel più breve tempo possibile, il disegno di legge Bonavitacola.

Ribadiamo che la proposta della Giunta Regionale, che la stessa Giunta impone forzatamente al Consiglio Regionale, è assolutamente irricevibile in quanto si fonda sulla estromissione delle comunità locali e dei sindaci dei territori dalla gestione dell'acqua, con la costituzione di un Ambito Territoriale unico per i 550 comuni della regione, delegando le scelte fondamentali in tema di acqua, quali la definizione della tariffa, il piano d’ambito, la forma di gestione ad un organo, il Comitato Esecutivo, composto da soli 20 membri (circa).

I Sindaci e le comunità locali saranno relegati ad una funzione esclusivamente consultiva e subiranno le decisioni che saranno prese da altri, al di fuori dei propri territori ed in forme non democratiche e partecipate. E sappiamo bene che quando le decisioni su questioni vitali vengono concentrate in poche mani, gli appetiti speculativi di privatizzazione dei grandi gruppi economico/finanziari hanno gioco facile. Si tratta di una vera e propria espropriazione di Democrazia!

Al contrario di quanto dichiarato in campagna elettorale, l'attuale Giunta De Luca si pone in piena continuità con il disegno portato avanti dalla Giunta Caldoro che pure fu bloccato ad inizio anni attraverso una forte mobilitazione.
Le proposte dei comitati e dei Sindaci sono chiare ed alternative alla prospettiva accentratrice del Governo Regionale:

-Costituzione di più ambiti territoriali ottimali disegnati sui bacini idrografici;
-Potestà decisionali fondamentali in capo alle assemblee dei sindaci;
-Partecipazione delle comunità locali alla gestione del servizio idrico integrato.

Urge da parte dei movimenti per l’acqua pubblica e per i beni comuni Campani di riprendere la mobilitazione, in modo permanente, onde contrastare l’attuale nefasto disegno della Giunta Regionale. Questi i prossimi appuntamenti:

VENERDI’ 6 NOVEMBRE ORE 10:00 – PRESIDIO PRESSO IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA DALLE ORE 10:00 IN CONCOMITANZA DEI LAVORI DELLA VII COMMISISIONE REGIONALE

SABATO 14 NOVEMBRE ORE 11:00 - NAPOLI - PIAZZA BELLINI : ASSEMBLEA REGIONALE DEI COMITATI DELL'ACQUA PUBBLICA

SABATO 28 NOVEMBRE ORE 10:30 - NAPOLI: CORTEO REGIONALE DEI COMITATI E DEI COMUNI PER L’ACQUA PUBBLICA, PER IL RITIRO DEL DISEGNO DI LEGGE DELLA GIUNTA REGIONALE. 

COORDINAMENTO REGIONALE PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL'ACQUA
RETE CIVICA ATO 3

martedì 10 novembre 2015


I Comitati contestano il Disegno di legge proposto dalla Giunta regionale

Al Presidente della Regione Campania Vincenzo DE LUCA
Al Presidente della VII Commissione Ambiente
della Regione Campania Gennaro OLIVIERO
Ai consiglieri Capigruppo e ai Consiglieri della Regione Campania
Il Coordinamento campano per la gestione pubblica dell'Acqua, a seguito dell'iter anomalo che la Regione Campania sta portando avanti con l'accordo della Giunta De Luca, della maggioranza e della quasi totalità della VII Commissione Ambiente della Regione Campania, invia ai destinatari, la nota tecnica dell'avv. Giuseppe Grauso, che esplicita nei dettagli le motivazioni per cui il DL della Giunta De Luca sul Riordino del Servizio Idrico Integrato in Campania

È PER NOI INACCETTABILE.

Mentre la Giunta Regionale e altri esponenti della maggioranza continuano a sostenere che il Disegno di legge della Giunta Regionale (Del. G. R. 411/2015) valorizza il ruolo dei Comuni attraverso l’istituzione dei Consigli di Distretto, nella nota tecnica dell'avv. Giuseppe Grauso, che si allega alla presente, si spiega, punto per punto, quali sarebbero gli effetti di questa nefasta proposta sul ruolo dei Comuni nella gestione dell’acqua.

Ebbene, nel caso di approvazione del Disegno di Legge della Giunta Regionale, i Comuni del territorio, e gli stessi Consigli di Distretto, non avrebbero più il compito di controllare, né la facoltà di interrompere, il contratto con l’azienda che gestisce il servizio sul proprio territorio, e avrebbero un potere limitato se non nullo sulle stesse tariffe dell’acqua. La gran parte delle funzioni e delle competenze sarebbe esercitato da un uomo solo, il Direttore Generale, che, nel Disegno della Giunta, avrebbe il compito dell’intero sistema idrico della regione Campania e dal Comitato Esecutivo, organo composto da circa 20 membri rappresentativi di tutto il territorio regionale.

Cosa ancor più grave, il disegno della Giunta De Luca legittima nuovamente i Commissari Straordinari fino alla costituzione del nuovo Ente, in contraddizione con quanto deciso dal TAR Campania, che ha considerato tali Commissari decaduti. La conseguenza di tale normativa è la legittimazione delle partite pregresse Gori SpA, con 122 milioni di euro che rischiano di tornare a carico degli utenti dell’ATO3 Vesuviano/Sarnese.

Questo dimostra la visione antidemocratica della gestione del servizio idrico portata avanti da questa amministrazione regionale che tradisce le promesse fatte in campagna elettorale e va contro lo spirito del referendum per l’acqua pubblica in cui 27 milioni di cittadini avevano chiesto di lasciare il servizio nelle mani degli enti pubblici.

Napoli 10 0ttobre 2015

Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell'Acqua – Rete Civica ATO3
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Ufficio Stampa Campania Acqua campaniaqua.stampa@gmail.com  3297745761 – 3296114952
Avv. G. Grauso 3450371943
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