venerdì 17 aprile 2015


Fusione Acea – Addio acqua del Sindaco!
Invito all'assemblea degli utenti e dei lavoratori di Acea
23 aprile 2015

Cari sindaci, consiglieri, amministratori,
vi scriviamo perchè i diritti di noi cittadini sono sotto attacco, compreso un diritto fondamentale come l'acqua.

ll Governo sta infatti favorendo processi di fusione e aggregazione tra aziende che gestiscono i servizi pubblici locali, spingendo I comuni a consegnare l'acqua alle grandi multiutility quotate in borsa. Non più acqua del sindaco, ma acqua della finanza, nonostante nel 2011 oltre 26 milioni di italiani si siano espressi contro le privatizzazioni: una percentuale di votanti che nessuna maggioranza di Governo può vantare.

Il primo esperimento renziano sull'acqua sarà proprio il progetto di fusione in centro Italia: si vuole fare di Acea un unico grande gestore di Lazio, Toscana, Umbria e forse Campania, “partecipato” al 51% da una “newco dell'acqua” formata dal Comune di Roma e dalle centinaia di Comuni costretti ad affidare la gestione dell'acqua a questo nuovo “Gulliver”.

Un'operazione di finanziarizzazione dell'acqua, che vede i comuni messi sempre più all'angolo, e i cittadini e i lavoratori lasciati in balìa delle regole di mercato, in una gestione senz'altro più attenta ai dividendi che alla qualità del servizio. 

Ma è ancora possibile contrapporre l'interesse collettivo a quello di pochi "grandi" azionisti. Per questo il 23 aprile, in concomitanza con l'assemblea dei soci di Acea, vogliamo realizzare una grande assemblea pubblica che affronti temi come la qualità del servizio e del lavoro, la tutela della salute e del diritto all'acqua. E che getti le basi per un contrasto efficace a questa nuova furia privatizzatrice. 

Pensiamo che in questo confronto sia fondamentale la partecipazione di cittadini, lavoratori e amministratori locali non solo del Lazio ma di tutti gli Enti Locali sui quali Acea allunga i suoi tentacoli: uniti è possibile far prevalere l'interesse pubblico, come avvenuto con la vittoria referendaria del 2011.

Crediamo che il posto dei sindaci sia a fianco dei cittadini, e non in un consiglio di amministrazione.

Ore 11.00 Piazzale Ostiense, Roma
Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua
www.acquabenecomune.org; segreteria@acquabenecomune.org


Invito ai Sindaci - scarica

Locandina Evento - scarica

Locandina A5 - scarica



martedì 14 aprile 2015

Oggi 14/04/2015
...quando và storto và storto!
Disegno di legge sul riassetto del servizio idrico ...Kaput!
Ciao GORI!


venerdì 10 aprile 2015

Lunedi 13 Aprile presidio alla Regione Campania 
Isola F13 Centro Direzionale Napoli  ore 10.30


NO  AL PROGETTO SUL RIORDINO DEL SERVIZIO IDRICO CAMPANO TARGATO  CALDORO / ACEA / GORI  
Allo scadere della legislatura, la giunta Caldoro cerca di far approvare, sotto forma di un Disegno di Legge collegato alla finanziaria, il vecchio progetto di privatizzazione e riorganizzazione del Servizio Idrico voluto dalle multinazionali dell’Acqua. 

Ciò che non si è riusciti  a fare nei cinque anni precedenti, anche grazie alla forte opposizione dei Comitati e dei Cittadini campani, di molti  Sindaci, ostinatamente  si tenta di farlo passare all’ultimo minuto! 

E’ un  progetto che va contrastato  con forza e determinazione perché :

- Taglia fuori  i 550  comuni della Campania, concentrando tutti i poteri decisionali    in poche mani   riunite nel Consiglio d’ambito dell’ EIATO  e nel suo Direttore Generale;

- Espropria definitivamente i Sindaci e le Comunità Locali delle loro legittime funzioni   di gestione e controllo dello stesso Servizio Idrico;

- Disattende il risultato referendario che, anche in Campania, si è pronunciato a favore   di una Democrazia dei Beni Comuni, partecipata, trasparente, svincolata dal profitto e   dal mercato; tende a vanificare i pur positivi segnali di democrazia e partecipazione  provenienti dal Comune di Napoli a favore di una gestione totalmente pubblica, quali i   provvedimenti adottati per la messa  in sicurezza dell’ABC;

- Crea le condizioni per l’assegnazione definitiva del Servizio di gestione  alla GORI Spa,  modificando i confini delle attuali gestioni; per cui altri 24 comuni della provincia di   Napoli, Avellino, Caserta, Salerno verrebbero attribuiti alla GORI ; che così viene “premiata”   invece  “di essere liquidata” dopo  i tanti guasti che ha prodotto:  distacchi dell’acqua,   immorali oltre che  illegittimi,  aumenti esorbitanti ed ingiustificati delle tariffe, partite pregresse, conguagli incomprensibili ed ingiustificati.

Coordinamento Campano per l'acqua pubblica - Rete Civica ATO 3