martedì 16 settembre 2014

AAA. ACQUA DELLA CAMPANIA SVENDESI
firmato: Stefano Caldoro, presidente
La storia dell’acqua pubblica che viene svenduta ai privati
attraverso complessi, ma anche noti e frequenti,  marchingegni del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro.
Con l’incuria e la complicità di pochi suoi amici, l’acqua di Napoli, delle fonti campane, e la loro gestione finirà tutto nelle mani di Acea SpA e compari.

La Giunta regionale campana prima condona 70 mln di euro alla G.O.R.I. ( parte del debito contratto con la Regione),  poi le concede una dilazione dei restanti  213 mln,  la cui restituzione (parzialmente con interessi)  prevista per i prossimi 20 anni,
poi cambia i vertici della  G.O.R.I. nominando presidente l’ex deputato Amedeo Laboccetta         ( PDL, indagato per favoreggiamento), il quale, a sua volta ha voluto come amministratore delegato Claudio Cosentino, uomo Federutility, noto per il suo impegno sui distacchi idrici.
Infine il collegato alla  legge di stabilità regionale, approvata il 31 luglio scorso in Consiglio Regionale,  in cui, attraverso un maxiemendamento, sono stati inseriti 11 commi sull’acqua.
Inoltre viene istituita una STRUTTURA DI MISSIONE che avrà il compito di
COORDINARE  I PIANI STRATEGICI REGIONALI PER L’USO DEI FONDI REGIONALI, NAZIONALI ED EUROPEI. Tale Struttura verrà costituita in Giunta regionale

La proposta di legge regionale sul riordino del servizio idrico (Ddl 204/13) che già dava potere decisionale in massima parte alla Regione, in tal modo resterà a lungo in sospeso.  A tutto  vantaggio loro!
TUTTO QUESTO STA ACCADENDO VELOCEMENTE TRA LE STANZE DI CALDORO & Co., senza  consultare i cittadini.

E’ risaputo che sull’acqua della Campania ci sono molti interessi e che Caldoro sta rafforzando i privati (Acea SpA, G.O.R.I. SpA,  Acquedotti S.c.p.a. e Co).

A campagna elettorale ormai avviata, l’unico strumento idoneo sarà quello di
farci sentire tutti, come cittadini e come elettori,
altrimenti  la stupenda vittoria dei referendum del 2011, in cui 27 milioni di elettori si sono espressi per la gestione pubblica e partecipata dell’acqua e dei servizi pubblici locali, sarà stata vana.
Dopo le elezioni, tutte le promesse cadranno nel dimenticatoio.
NOI INVECE RICORDEREMO E AVVIEREMO LA SEGUENTE CAMPAGNA:

MAXI/EMENDAMENTO CALDORO PER LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA? NOOOOOO !
MAXI/CAMPAGNA PER L'ACQUA PUBBLICA

-Campagna IO INFORMO, ripartiamo dall'ABC (informare e formare, tornando con i banchetti tra la gente)
- Campagna 1000 DELIBERE PER L'ACQUA PUBBLICA (Sindaci e  Amm.ni comunali  inseriscano negli Statuti, specialmente nello Statuto di Napoli Città Metropolitana, la cui approvazione è prevista per il 12 ott. p..v., che la gestione del Servizio Idrico Integrato, deve essere affidata ad Enti di diritto pubblico);
- Campagna IO SOSTENGO (sostenere e mettere insieme i Sindaci per l'Acqua Pubblica) ;
- Campagna IO DENUNCIO (denunciare, con nome e cognome, gli inadempienti, chi non rispetta e attua i referendum);
- Campagna OPERAZIONE NO ACEA (Caldoro sta sostenendo ACEA SpA, presente in Gori Spa, in molte gestioni, campane e non, NOI NO);
- Campagna 1 EURO PER L'ACQUA PUBBLICA ( a sostegno delle molteplici azioni legali che verranno messe in campo per ostacolare la privatizzazione dell'Acqua in Campania).

- 2011 : NAPOLI CAPITALE DELL'ACQUA PUBBLICA
                                       - 2014 NAPOLI CAPITALE DELL'ACQUA PUBBLICA?
                                       - 2014 CAMPANIA CAPITALE DELL'ACQUA AI PRIVATI

Il Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica dell’Acqua aveva chiesto più volte a Caldoro d’interloquire con lui  ma, tranne le sue promesse, non ci sono stati i fatti.

I fatti, oggi più che mai, li chiediamo anche al Sindaco di Napoli, che si è espresso a favore dei Comitati dell’acqua e contro le scelte pericolose della Regione ( PERICOLOSE INNANZITUTTO per l’A.S. Abc Napoli, a tutt’oggi unico caso di ripubblicizzazione in Italia),  e al maxiemendamento Caldoro !
Priorità siano, per il Sindaco De Magistris: Messa in sicurezza, ritiro della delibera di giunta comunale (n 423, 19/6/14) che propone la modifica statutaria dell’AS ABC Na prevedendo l’apertura a società di capitali, ed infine l’accorpamento della gestione dell’acqua dei rubinetti e delle fognature, procedura indispensabile se l’A.S. ABC vorrà osteggiare l’operazione Acea SpA.
Se non farà con urgenza tutto questo, anche lui, come Caldoro, sta tradendo i referendum del 2011.
RISPETTO PER I REFERENDUM!
GUAI, GUAI, GUAI A CHI FA PROFITTO SULL’ACQUA!
Campania, 17 settembre 2014
COORDINAM. CAMPANO DEI COMITATI PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA

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