IL
GOVERNO CI RIPROVA
CON
LE BONIFICHE
“Chi ha inquinato deve essere...pagato!”
il Governo Letta interviene a sostegno di
chi ha causato i peggiori disastri ambientali del paese!
Nel Decreto “DestinazioneItalia” un
condono tombale sulle bonifiche per criminali e aziende senza scrupoli con
tanto di regalo di miliardi di euro di fondi pubblici.
Condono tombale per i peggiori disastri
ambientali e a pagare sarà il popolo inquinato e non gli autori delle
contaminazioni.
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua denuncia che in
Italia, tra pochi giorni varrà definitivamente il nuovo principio “chi ha
inquinato viene...pagato!”, che sostituirà l'ormai obsoleto “chi inquina paga”,
tuttora in auge nel resto d'Europa.
Il
Governo Letta e il Ministro Orlando, infatti, tornano alla carica per sollevare
gli inquinatori dagli oneri delle bonifiche nei Siti di Interesse Nazionale, le
aree disastrate da decenni di inquinamento senza scrupoli. Dopo il maldestro
tentativo di cancellare in radice le bonifiche attraverso il cosiddetto Decreto
del Fare, poi sventato dalla reazione dei cittadini, con l'Art.4 del Decreto
145/2013 “Destinazione Italia” si arriva anche a finanziare gli autori
dell'inquinamento!
I
proprietari delle aree, compresi i responsabili dell'inquinamento se il
disastro è stato compiuto prima del 30 aprile 2007 (praticamente tutti i siti
nazionali di bonifica), potranno usufruire di un bell'accordo di programma
co-finanziato dallo Stato se propongono qualche percorso di
re-industrializzazione.
Infatti
si potranno “stipulare accordi di programma con uno o piu' proprietari di
aree contaminate o altri soggetti interessati ad attuare progetti integrati di
messa in sicurezza o bonifica e di riconversione
industriale e sviluppo economico in siti di interesse nazionale
individuati” che prevedano anche “e) i contributi pubblici e le
altre misure di sostegno economico finanziario disponibili e attribuiti;
Intanto è
interessante notare la “o” inserita tra “messa in sicurezza” e “bonifica”, con
la conseguenza che gli accordi potranno anche limitarsi alla sola messa in
sicurezza dei siti e non già alla vera bonifica. Non si fissa neanche un limite
di importo all'eventuale sostegno pubblico, né una percentuale massima sul
valore complessivo dell'accordo di programma che piotrebbe essere presa in
carico dallo Stato.
Ne consegue che il proprietario dell'area inquinata
potrebbe vedersi pagare dallo Stato non solo integralmente gli oneri delle
bonifiche ma addirittura gli investimenti per i nuovi impianti. La parte
residua a suo carico godrà pure del credito d'imposta!
L'Italia sarà quindi un vero Bengodi per
gli autori dei peggiori disastri ambientali che hanno messo in ginocchio vaste
aree del paese, che non dovranno più temere i risarcimenti miliardari a cui i
tribunali avrebbero potuto condannarli nelle decine di processi in corso in
Italia per reati ambientali e contro la salute dei cittadini.
Grazie
al successivo comma 3 i nuovi impianti realizzati nei siti inquinati saranno
automaticamente dichiarati di pubblica utilità (quindi anche un inceneritore o
una raffineria!) con tanto, come detto, di vantaggi fiscali. Non vi è neanche
un obiettivo di sostenibilità ambientale per le nuove attività necessartie per
risollevare i siti inquinati, al contrario di quanto avviene in Francia e in
Germania dove questi sito sono rinati divenendo ecomusei e aree turistiche.
Il
tocco finale è nel comma 6 in cui si prevede addirittura un vero e proprio
condono tombale, co-finanziato dagli italiani, per gli inquinatori poiché
l'attuazione dell'accordo di programma
“esclude per tali
soggetti ogni altro obbligo di bonifica e
riparazione ambientale e fa venir meno l'onere reale
per tutti i fatti antecedenti all'accordo medesimo.”
Lo
stesso servizio studi della Camera ha sollevato seri dubbi sui contenuti del
Decreto che confliggerebbe con il principio comunitario “chi inquina paga”.
Il
Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua Pubblica chiede che al Ministro
Orlando di ritirare immediatamente questa norma che è un vero e proprio
schiaffo ai cittadini vittime di inquinamento. Un vero e proprio favore ai
criminali e alle aziende senza scrupoli che hanno reso invivibili intere aree
del paese causando lutti e malattie a migliaia di cittadini, come ha accertato lo
studio SENTIERI condotto dall'Istituto Superiore di Sanità proprio nell'ambito
delle comunità che vivono nei Siti di Bonifica Nazionali. Il Forum lancia un
appello a tutte le forze politiche in Parlamento affinché si adoperino nel
cambiare il testo per evitare che i miliardi destinati alle bonifiche non si
trasformi in un affare per cricche e cosche e nell'ennesimo sacco delle
finanzie pubbliche.
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