AAA. ACQUA DELLA CAMPANIA SVENDESI
firmato: Stefano Caldoro,
presidente
La storia dell’acqua pubblica che viene svenduta ai
privati
attraverso complessi, ma anche noti e frequenti, marchingegni del Presidente della Regione
Campania, Stefano Caldoro.
Con l’incuria e la complicità di pochi suoi amici,
l’acqua di Napoli, delle fonti campane, e la loro gestione finirà tutto nelle
mani di Acea SpA e compari.
La Giunta regionale campana prima condona 70
mln di euro alla G.O.R.I. ( parte
del debito contratto con la Regione), poi le concede una dilazione dei restanti 213 mln, la
cui restituzione (parzialmente con interessi) prevista per i prossimi 20
anni,
poi cambia i vertici della G.O.R.I. nominando presidente l’ex deputato Amedeo Laboccetta ( PDL, indagato per
favoreggiamento), il quale, a sua volta ha voluto come amministratore
delegato Claudio Cosentino, uomo Federutility, noto per il suo
impegno sui distacchi idrici.
Infine il collegato alla legge di stabilità regionale, approvata il 31 luglio scorso in
Consiglio Regionale, in cui, attraverso un maxiemendamento, sono
stati inseriti 11 commi sull’acqua.
Inoltre viene istituita una STRUTTURA DI MISSIONE che
avrà il compito di
COORDINARE I PIANI STRATEGICI REGIONALI PER L’USO
DEI FONDI REGIONALI, NAZIONALI ED EUROPEI. Tale Struttura verrà costituita in
Giunta regionale
La proposta di legge regionale sul riordino del
servizio idrico (Ddl 204/13) che già dava potere decisionale in massima parte alla Regione, in tal
modo resterà a lungo in sospeso. A tutto vantaggio loro!
TUTTO QUESTO STA ACCADENDO VELOCEMENTE TRA LE STANZE
DI CALDORO & Co., senza consultare i
cittadini.
E’ risaputo che sull’acqua della Campania ci sono
molti interessi e che Caldoro sta rafforzando i privati (Acea SpA, G.O.R.I.
SpA, Acquedotti S.c.p.a. e Co).
A campagna elettorale ormai avviata, l’unico strumento
idoneo sarà quello di
farci sentire tutti, come cittadini
e come elettori,
altrimenti la stupenda vittoria dei referendum
del 2011, in cui 27 milioni di elettori si sono espressi per la gestione
pubblica e partecipata dell’acqua e dei servizi pubblici locali, sarà stata
vana.
Dopo le elezioni, tutte le promesse cadranno nel
dimenticatoio.
NOI INVECE RICORDEREMO E AVVIEREMO LA SEGUENTE
CAMPAGNA:
MAXI/EMENDAMENTO CALDORO PER LA PRIVATIZZAZIONE
DELL'ACQUA? NOOOOOO !
MAXI/CAMPAGNA PER L'ACQUA PUBBLICA
-Campagna IO INFORMO, ripartiamo dall'ABC (informare e formare, tornando
con i banchetti tra la gente)
- Campagna 1000 DELIBERE PER L'ACQUA PUBBLICA (Sindaci e Amm.ni comunali inseriscano
negli Statuti, specialmente nello Statuto di Napoli Città Metropolitana, la cui
approvazione è prevista per il 12 ott. p..v., che la gestione del Servizio
Idrico Integrato, deve essere affidata ad Enti di diritto pubblico);
- Campagna IO SOSTENGO (sostenere e mettere insieme i Sindaci per l'Acqua
Pubblica) ;
- Campagna IO DENUNCIO (denunciare, con nome e cognome, gli inadempienti,
chi non rispetta e attua i referendum);
- Campagna OPERAZIONE NO ACEA (Caldoro sta sostenendo ACEA SpA, presente in Gori
Spa, in molte gestioni, campane e non, NOI NO);
- Campagna 1 EURO PER L'ACQUA
PUBBLICA ( a sostegno delle molteplici
azioni legali che verranno messe in campo per ostacolare la privatizzazione
dell'Acqua in Campania).
- 2011 : NAPOLI CAPITALE DELL'ACQUA PUBBLICA
- 2014 NAPOLI CAPITALE DELL'ACQUA PUBBLICA?
- 2014 CAMPANIA CAPITALE DELL'ACQUA AI PRIVATI
Il Coordinamento Campano per la Gestione Pubblica
dell’Acqua aveva chiesto più volte a Caldoro
d’interloquire con lui ma, tranne le sue promesse, non ci sono stati i
fatti.
I fatti, oggi più che mai, li chiediamo anche al Sindaco
di Napoli, che si è espresso a favore dei
Comitati dell’acqua e contro le scelte pericolose della Regione ( PERICOLOSE INNANZITUTTO
per l’A.S. Abc Napoli, a tutt’oggi unico caso di ripubblicizzazione in Italia),
e al maxiemendamento Caldoro !
Priorità siano, per il Sindaco De Magistris: Messa in sicurezza, ritiro della delibera di giunta comunale
(n 423, 19/6/14) che propone la modifica statutaria dell’AS ABC Na prevedendo
l’apertura a società di capitali, ed infine l’accorpamento della gestione
dell’acqua dei rubinetti e delle fognature, procedura indispensabile se l’A.S. ABC
vorrà osteggiare l’operazione Acea SpA.
Se non farà con urgenza tutto
questo, anche lui, come Caldoro, sta tradendo i referendum del 2011.
RISPETTO PER I REFERENDUM!
GUAI, GUAI, GUAI A CHI FA PROFITTO SULL’ACQUA!
Campania, 17 settembre 2014
COORDINAM. CAMPANO DEI COMITATI PER
LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA
Nessun commento:
Posta un commento