... a proposito di Porcellum:
La delibera "SalvaGORI"
Dopo CALDeroli anche
CALDoro s'inventa il "porcellum" e dopo una porcata di legge elettorale,
na bella porcata di delibera regionale, giusto per sottolineare che il
centro-destra è sempre coerente con se stesso, non solo nella strana
somiglianza dei nomi, ma soprattuto per l'amore sconfinato verso i maiali, in tutte
le salse, compresa la politica Nazional-Regionale.
Con delibera ad hoc n°171
del 3-06-13 la Giunta Regionale della Campania, dietro la sapiente regia di
Caldoro-Romano & Sarro salvano la GORI.spa dal fallimento. La società che
gestisce il Sistema Idrico Integrato nell'Ambito Territoriale Ottimale 3, ha
maturato tra il 2002 e il 2012 circa 283 milioni di debito nei confronti della Regione
per il mancato pagamento dei corrispettivi per la fornitura di “acqua
all’ingrosso” dagli acquedotti regionali e per i servizi di “collettamento e
depurazione delle acque reflue” negli impianti di depurazione sempre a gestione
regionale.
La Delibera riduce di ben
70 milioni il debito contratto dalla GORI. I restanti 213 milioni verranno
restituiti in 20 anni a decorrere da quest'anno. Una rateizzazione non onerosa
per i primi dieci anni, vale a dire senza pagare un euro di interessi legali
che verranno calcolati solo a partire dall'undicesimo anno.
Questo vorrà dire due
cose:
1) Che da una parte i tre
tenori Caldoro/Romano/Sarro invece di intonare all'unisono "Siam tre
piccoli porcellin ..." per coerenza politica di cui sopra, intoneranno una
vecchia e compassata canzone che parlerà dei 70 milioni scontati alla GORI come
un fardello, che grazie a loro, non ricadrà nelle tasche degli utenti di ATO3,
nascondendo il fatto che i libri contabili della GORI, da un bel pezzo
sarebbero dovuti finire in tribunale per fallimento.
2) Che i restanti 213
milioni di debito, gioco-forza, ricadranno, questi si, nelle tasche dei
cittadini che inconsapevolmente si ritroveranno a pagare per 20 anni una bella
"tassa" aggiunta camuffata ad arte fra le righe confuse della bolletta
dell'acqua per il disservizio offerto Scordialmente dalla GORI.
Così mentre assistiamo ai
continui tagli alla scuola, alla sanità, hai trasporti pubblici ormai al
collasso, le regalie alla GORI da parte di Caldoro/Romano/Sarro hanno il sapore della beffa, si salva una
società fallita e portata al fallimento da quei privati che avrebbero dovuto
assicurare Efficienza Efficacia ed Economicità, e si condannano al fallimento
aziende pubbliche con problemi economici ben al di sotto da quelli prodotti
dalla GORI, al solo scopo di indirizzare queste ultime verso una
privatizzazione forzata.
La verità è che questa
delibera non farà altro che prolungare l'agonia di una società già fallita. Il
dissesto finanziario è consistente e per inciso i debiti della GORI non finiscono certo ai 283 milioni di euro
da restituire alla Regione. Per fare un esempio al Comune di Marigliano il
gestore dovrà rimborsare circa 458.000 mila euro, anche questi dilazionati in
ben 7 trimestri grazie all'amministrazione di centro-destra anche questi senza
calcolare gli interessi legali maturati. Alè !Ci sono molti altri
Comuni a vantare crediti nei confronti della GORI.
Riflettendo su queste
cifre, riesce difficile immaginare una gestione del servizio idrico con più
pezze al culo di questa. La domanda sorge spontanea:
Se le vecchie
municipalizzate sono state archiviate come carrozzoni clientelari e mal gestiti,
come definireste la gestione privatistica del servizio idrico integrato di
GORI.SPA … mica solo una porcata?
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