COMUNICATO
STAMPA
DIECI ANNI D’IMPEGNO PER L’ACQUA A NAPOLI
BASTA PROMESSE!
BASTA PROMESSE!
CHIEDIAMO LA "MESSA IN SICUREZZA" DELL'ACQUA
ABC…D (DEMOCRAZIA?)
ABC…D (DEMOCRAZIA?)
Cambiano le amministrazioni, ma le promesse sono le stesse. Solo una parte è stata mantenuta.
Per
ripubblicizzare, il Comitato Acqua Pubblica Napoli ha proposto come primo passo
di trasformare la SpA Arin in un’Azienda Speciale. Nasce così l'ABC. Il
percorso è avviato ma non è concluso.
Oggi,
più di prima, l’acqua dei napoletani è in pericolo, perché sotto attacco delle
lobby; le pressioni per far fallire la ripubblicizzazione e tornare alla
privatizzazione sono fortissime. Ma il Comune di Napoli è inerte.
I
Comitati per l’Acqua chiedono di attuare la
“messa in sicurezza” del Servizio Idrico Integrato. Bisogna: stabilizzare la
gestione, per assicurare il diritto, garantire i lavoratori e permettere una
vera partecipazione democratica dei cittadini. Ma il Comune delibera per
l’aumento delle tariffe.
Stabilizzare la gestione dell'acqua
Il
Commissario regionale dell’ATO2 (Ambito Territoriale Ottimale) deve affidare la
gestione del servizio idrico integrato, che va avanti di fatto e in condizioni
di precarietà. Il Commissario ha garantito disponibilità, ma il Comune e l’ABC
frenano inspiegabilmente.
I
Comitati per l’Acqua chiedono che nei
prossimi giorni si deliberi l’affidamento e si stipuli il contratto di
servizio.
Consiglio di Amministrazione per l'acqua ... ancora Professori
Il
Comune deve rinominare il Consiglio di Amministrazione per ABC. Un Governo dei
Professori e/o scollegato dai territori, non è in grado soddisfare le necessità
dei cittadini. Hanno già la grande e delicata responsabilità dell’istruzione
delle generazioni future. E l’ABC necessita di grandi cure, da non trattare nei
ritagli.
I
Comitati per l’acqua chiedono che sia
rinominato il Consiglio di Amministrazione e che sia composto da professionisti
in condizione di gestire anche questo delicato momento di
transizione.
Aumento delle tariffe dell'acqua
La
Giunta De Magistris ha deliberato l’aumento delle tariffe del 5%, il massimo
consentito dalla legge, dopo aver dichiarato d’aver ridotto le spese. Non ha
senso. Il Comune deve spiegare la ragione del sacrificio che impone ai
cittadini in tempo di crisi.
I
Comitati per l’Acqua chiedono spiegazioni e
nelle more, il ritiro della delibera di Giunta, la bocciatura della proposta
nelle Municipalità e in Consiglio Comunale.
Tutela dei lavoratori dell'acqua
I
lavoratori sono in difficoltà. Le leggi previdenziali in vigore rendono oneroso
per loro il passaggio dal privato al pubblico. Il Comune li ha abbandonati.
I
Comitati per l’acqua chiedono che il Comune
s’impegni per una soluzione sia sul piano politico, con pressioni sul
Parlamento - visto che tale problema è nazionale, non solo dei lavoratori ABC -
sia individuando le risorse per salvaguardare i diritti dei lavoratori.
Partecipazione democratica per l'acqua
La
partecipazione dei cittadini, al momento, è solo l’argomento per le
attività di professori e di convegni, che l’azienda finanzia con i soldi
dei napoletani. Una forma di lotta agli sprechi ...… degli altri.
I
Comitati per l’Acqua chiedono che dopo sei
mesi d’interlocuzione col Sindaco di Napoli, arrivino risposte serie.
Fondo di solidarietà internazionale per l'acqua
L’art.
28 dello statuto di ABC prevede un impegno dell’Azienda a garantire, con
interventi concreti, il diritto all’acqua nei paesi poveri.
I
Comitati per l’Acqua chiedono di trasferire
le risorse destinate ai convegni a favore della realizzazione di reti idriche
per le popolazioni in difficoltà.
Napoli, 24 giugno 2013
Comitato Acqua Pubblica Napoli
Nessun commento:
Posta un commento