COMUNICATO STAMPA
Anno nuovo, dinamiche
vecchie: l'Authority per l'energia e il gas persevera nella violazione dei
referendum sull'acqua
L'Autorità per l'Energia
Elettrica ed il Gas ha nuovamente colpito nel silenzio delle feste. Il 27
Dicembre, infatti, fa approvato il Metodo Tariffario Idrico 2014-2015
confermando quanto contenuto nel Metodo Tariffario Transitorio e sancendo
nuovamente, nei fatti, la negazione dei Referendum del Giugno 2011.
Nonostante un prolisso
richiamo alle norme passate, nello specifico le sentenze della Corte
Costituzionale, l'Autorità ripropone lo stesso calcolo per cui la remunerazione
del capitale investito, abrogata dai referendum, viene camuffata sotto la
denominazione “oneri finanziari”, ma non cambia la sostanza: profitti garantiti
in bolletta.
Le criticità quindi
rimangono tutte, compresa l'incapacità del nuovo metodo tariffario di garantire
gli investimenti necessari al comparto idrico. Investimenti che, come i numeri
dimostrano da più di 20 anni, non trovano spazio nel metodo del full cost recovery,
cioè nell'assioma che vuole tutti i costi del servizio coperti dalla bolletta,
profitti del gestore compresi.
L'Autorità cosiddetta
“indipendente”, anche se il suo sostentamento è pagato dagli Enti gestori del
servizio idrico, continua quindi ad agire sulla base di un'impostazione
neoliberista e privatizzatrice, condivisa dagli ultimi governi che si sono
avvicendati nel Paese.
Ancora una volta, dietro
una delibera amministrativa, si cela una volontà politica, ovvero tutelare gli
interessi di pochi e ricchi privati, a scapito degli interessi della
collettività e del tessuto sociale sempre più impoverito ed attaccato nella
crisi in cui viviamo.
Ancora una volta lo si fa
calpestando il voto democraticamente espresso da 27 milioni di italiani.
Di questo riteniamo i
membri dell'AEEG direttamente responsabili e per questo chiediamo le loro
dimissioni oltre al ritiro del nuovo metodo tariffario e alla revoca delle
competenze dell'Autorità in materia di servizio idrico.
Il Forum Italiano dei
Movimenti per l'Acqua ha inoltre promosso un ricorso presso il TAR della
Lombardia contro il reinserimento della remunerazione in bolletta, che vedrà la
sua prima udienza il prossimo 23 gennaio, le cui ragioni verranno ampiamente
esposte nel corso del Convegno che si terrà a Milano il 18 gennaio, insieme
alle proposte del Forum per il finanziamento del servizio idrico.
L'alternativa esiste, gli
italiani e le italiane l'hanno già scelta con i referendum di giugno 2011 e
continueremo a batterci affinché le leggi del mercato e del profitto escano
dalla gestione dell'acqua e dei beni comuni.
Perchè si scrive acqua si
legge democrazia e vogliamo ripubblicizzarle entrambe.
Roma, 02/01/2014
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