Venerdì
11 ottobre il sindaco del comune di Angri, Pasquale Mauri ha emanato
un'ordinanza nei confronti della GORI s.p.a. per il riallaccio della fornitura
idrica ad alcuni utenti morosi cui la società aveva sospeso la fornitura.
Nell’ordinanza firmata dal primo cittadino si evidenzia chiaramente il
comportamento scorretto della GORI s.p.a., che procede al distacco dell'acqua
furtivamente, senza avvisare gli utenti che, improvvisamente, si trovano privi
della risorsa idrica con tutto ciò che tale mancanza comporta.
Inoltre
nell’ordinanza viene anche richiamato il rispetto del minimo vitale stabilito
dalla Commissione Mondiale per l’Acqua in 40 litri al giorno a
persona, quantità che la società GORI s.p.a. dovrebbe comunque garantire a
tutte le utenze domestiche.
Infine
il sindaco affida alla Polizia Municipale il compito di far eseguire
l’ordinanza alla GORI s.p.a. che, è bene ricordarlo, è tenuta per legge ad
eseguirla.
Riteniamo
il provvedimento del sindaco di Angri un passo di grande importanza sulla
strada dell'effettivo rispetto del referendum nonché sulla strada
dell’affermazione e dell'effettività del diritto all’acqua. Ci auguriamo che
anche gli atri sindaci dell'ATO 3 Campania si muovano nella scia del sindaco di
Angri e utilizzino le loro funzioni per limitare l’arroganza e lo strapotere
della società privata che ancora gestisce il nostro bene comune più importante.
Rete Civica ATO 3
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