VERSO IL COP 19- VARSAVIA
11-12 NOVEMBRE
2013
SULL’ORLO DELL’ABISSO ECOLOGICO
Stiamo
andando nel silenzio generale verso un altro importante appuntamento
internazionale: la Conferenza delle Parti (COP 19) che si terrà a Varsavia,
11-12 novembre. Eppure non c’è nell’agenda dei nostri politici.
E questo nonostante il quinto Rapporto IPCC (
Panel Internazionale per i Cambiamenti Climatici) presentato a Stoccolma il 27
settembre scorso e frutto di una ricerca
scientifica durata sei anni.
Il Rapporto afferma che la concentrazione di
CO2 (anidride carbonica) nell’ atmosfera è al limite di guardia e tra dieci anni
saremo fuori dall’area di sicurezza. Le emissioni di gas serra continuano a
crescere del 2-3% l’anno.
Andando avanti così, gli scienziati dell’IPCC dicono
che , a fine secolo, la temperatura potrebbe arrivare a 5,5 gradi. Gli
scienziati indicano anche le cause responsabili
di questo processo: i combustibili fossili(petrolio, carbone e metano) e
la deforestazione. E la comunità scientifica concorda che la colpa è dell’uomo. Il clima è impazzito e la Madre Terra non sopporta
più il più vorace degli animali: l’uomo. Ci attende una tragedia con
conseguenze devastanti per l’umanità(scioglimento dei ghiacciai, innalzamento
dei mari, tempeste come Sandy, centinaia di milioni di rifugiati climatici).
E’ in
atto un biocidio , un geocidio
“Moralmente
noi abbiamo sviluppato una risposta al suicidio, all’omicidio, al genocidio- ha
scritto il teologo ecologista Thomas Berry- ma ora ci troviamo a confrontarci
con il biocidio , l’uccisione di sistemi vitali, e il geocidio,
l’uccisione del Pianeta Terra nelle sue strutture vitali e funzionali. Queste
opere sono un male maggiore di quanto abbiamo conosciuto fino ad oggi, male per
il quale non abbiamo principi né etici, né morali di giudizio. Una semplice
dottrina della custodia del creato non sembra più adeguata per affrontare
problemi così gravi.”
E’ una situazione
che interpella tutti, credenti e non. Giustamente lo stesso Berry afferma che
“la più significativa divisione tra gli esseri umani non è basata né su
nazionalità né sull’etnia né sulla religione, ma piuttosto è una divisione fra
coloro che dedicano la loro vita a sfruttare la terra in una maniera deleteria,
distruggendola, e coloro che si dedicano a preservare la terra in tutto il suo
naturale splendore.”. Credenti e non
sono convocati oggi nella storia a un salto di qualità per affrontare una
situazione così grave e minacciosa. E’ in ballo la vita, è in ballo il futuro
dell’umanità.
Lo stiamo
toccando con mano qui in Campania , una terra avvelenata da rifiuti tossici, dai fuochi di materiali tossici, dalle
megadiscariche…Noi stiamo morendo di tumori, leucemie. Lo stiamo toccando con mano a Taranto
avvelenata dall’ inquinamento industriale, con quasi novemila malati di cancro,
con piombo nel sangue dei bambini e diossine nel latte materno. Nel microcosmo osserviamo quello che avviene nel macrocosmo: la Madre Terra è violentata,
avvelenata, degradata; non sopporta più la specie umana.
Sono però
profondamente convinto che ce la possiamo fare partendo dalle nostre realtà
locali. Per questo c’è bisogno di un grande lavoro di informazione e
coscientizzazione che porti a una rivoluzione culturale (è agghiacciante il
silenzio dei media su questi temi!).
Una
rivoluzione culturale che chiede a tutti:
-stile di
vita più sobrio ed essenziale;
-riciclaggio
totale dei rifiuti ,opponendoci agli inceneritori;
-bilancio
energetico nazionale che riduca del 30% le emissioni di gas serra entro il
2020;
-sostegno
al Piano della Commissione Europea che prevede una riduzione per tappe
dell’80%delle emissioni di gas serra entro il 2050;
-un fondo
per le nazioni del Sud del mondo per fronteggiare i cambiamenti climatici, ricordando il nostro debito ecologico
nei loro confronti.
E’ partendo da queste basi che dobbiamo
mobilitarci, dal basso, come cittadinanza attiva, per forzare i governi e la
politica a una svolta epocale. Purtroppo in questi anni abbiamo in larga parte fallito
sia a livello locale che nazionale ed internazionale. Basterebbe, a livello
mondiale, ricordare il fallimento delle varie Conferenze delle Parti (COP) sui
cambiamenti climatici, da Copenhagen (2009) a Durban (2010), da Cancun (2011) a
Doha (2012). Il prossimo appuntamento importante sarà a Varsavia dove si terrà
la COP19 (11-12 novembre 2013). Dopo un Rapporto così duro dell’IPCC sulla
situazione climatica del Pianeta, non possiamo accettare un altro fallimento a
Varsavia.
L’IPCC
afferma che il disastro ambientale potrebbe essere evitato se in pochi anni si
dimezzassero le emissioni di gas serra causate dall’uso di petrolio, carbone e
metano. Ma manca la volontà politica per farlo. Infatti dopo il fallimento del
vertice del 2009 a Copenhagen i governanti si sono affidati agli impegni
volontari di riduzione del CO2, rimandando al 2020 una cura più efficace..
“Proseguendo su questa strada - ha scritto il
teologo della liberazione Leonardo Boff- ci troveremo di fronte , e non manca
molto, a un abisso ecologico. Come ai tempi di Noè, continuiamo a mangiare, a
bere, e ad apparecchiare la tavola del Titanic che sta affondando. La casa sta
prendendo fuoco e mentiamo agli altri dicendo che non è niente.”
Alex Zanotelli
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