COMUNICATO STAMPA
Acqua potabile in deroga,
Nola unico caso in Campania
Record negativo per la città di Nola, unico Comune
della Campania e dell'intero Mezzogiorno ad avere ancora l'acqua in
deroga a causa dell'alta concentrazione di fluoruro, fissata a 2,5 mg
per litro, ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Stavolta a
tenere banco non sono carotariffe, bollette pazze e i tristemente noti
disservizi, ma i parametri di qualità dell'acqua e le deroghe concesse
da Ministero della Salute e Commissione europea per l'acqua distribuita
in località Tossici, popoloso rione nella frazione Piazzolla di Nola. E'
il caso che viene fuori dal dossier nazionale “Acque in deroga”,
realizzato da Legambiente e Cittadinanzattiva, da cui emerge che nel
2012 circa un milione di cittadini italiani non ha acqua potabile di
qualità, sicura e conforme alle norme: nell’acqua del rubinetto sono,
infatti, presenti alcune sostanze, come borio, fluoruri e arsenico, in
livelli superiori ai valori stabiliti. Per questi motivi, anche
quest’anno per 112 Comuni - 90 nel Lazio, 21 in Toscana ed 1 in Campania
- sono in vigore nuove deroghe cercando così di prendere tempo e
ripristinare i valori al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge.
"Siamo alle solite, le famiglie residenti a Tossici hanno ricevuto le
dovute informazioni? - denuncia Gianluca Napolitano, capogruppo
consiliare di Città Viva - Un'altra beffa per i cittadini abbandonati a
loro stessi, mentre in altri Comuni l'allarme fluoruro sembra rientrato,
non è chiaro invece quali siano gli interventi programmati sul nostro
territorio ento la scadenza della deroga prevista per il 31 dicembre
prossimo. Ad un anno dai referendum popolari, purtroppo è ancora
difficile trovare interlocutori disponibili a sciogliere i troppi nodi
relativi alla disastrosa gestione del servizio idrico. Intanto, è
fondamentale che l'amministrazione comunale si faccia garante di
un’operazione di trasparenza per i dati sulla qualità dell’acqua, oltre
che promotorice di una campagna di comunicazione su anomalie e criticità
per assicurare la tutela della salute di tutti. Come sempre vigileremo
per ottenere finalmente la definitiva chiusura del capitolo deroghe".
Una situazione che si conferma con le stesse modalità dello scorso
anno, quando la delibera di Giunta regionale n. 988 del 30/12/2010,
sempre a riguardo delle deroghe per il fluoruro, individuava nei Comuni e
nell'Asl "le istituzioni competenti per attivare una opportuna azione
informativa nei confronti della popolazione sulle caratteristiche
dell’acqua, con particolare riferimento alla necessità di interrompere
eventuali interventi di fluoro profilassi in atto; avvisare la
popolazione sulla opportunità di limitare il consumo di alimenti ad
elevato apporto di fluoro; predisporre un opuscolo informativo in merito
al fluoro da distribuire nelle scuole e presso i servizi
materno-infantili; avviare idonee attività di sorveglianza
epidemiologica".
Interventi ritenuti inderogabili, considerato anche che un
eccessivo assorbimento di fluoro - come sottolineato nel dossier “Acque
in deroga” - "può causare la carie dentaria, osteoporosi e danni più
seri a reni, ossa, nervi e muscoli".
Nessun commento:
Posta un commento