LA
RETE DEI COMUNI PER L’ACQUA PUBBLICA IMPUGNA
L’AUMENTO
DELLE TARIFFE GORI
La
Rete
dei Comuni per l’Acqua Pubblica dell’A.T.O. 3 Campania, alla quale hanno
aderito i comuni di Angri, Nocera Inferiore, Fisciano, Castel San Giorgio, Roccapiemonte,
Castellammare di Stabia, Pompei, Casalnuovo di Napoli, Roccarainola, e Sarno (che
a causa di un lieve ritardo non risulta tra i comuni ricorrenti, ma che ha
deliberato la sua adesione alla Rete e al ricorso), ha impugnato dinanzi al TAR
Campania l’aumento tariffario del 13,4 %, deciso in completa autonomia dall’on.
Carlo Sarro.
I
comuni della Rete contestano al Commissario Straordinario Sarro proprio il
fatto di aver sfruttato il provvisorio commissariamento dell’Ente d’Ambito per
poter varare un aggravio della tariffa che altrimenti non sarebbe stato mai
deliberato.
Il
paradosso è che tale aumento si basa su un Piano d’Ambito che l’assemblea dei
sindaci aveva bocciato sin dal 2009 proprio perché troppo gravoso per gli
utenti e troppo favorevole per la
GORI s.p.a., e da allora non era mai stato più preso in
considerazione: “con un colpo di mano il Commissario Sarro ha riesumato il
Piano d’Ambito bocciato dall’assemblea dei sindaci e ha decretato, in piena
solitudine senza alcuno strumento di democrazia o partecipazione previsto dalla
legge, una brusca impennata delle
tariffe che si ripercuoterà anche sugli anni successivi con ulteriori e più
incisivi aumenti tariffari”
Un
plauso all’azione dei comuni della Rete arriva, quindi, dai Comitati per l’Acqua
Pubblica che avevano chiesto a gran voce atti concreti per fermare il disegno
di salvataggio della GORI s.p.a. a danno dei cittadini. I comitati giudicano il
ricorso contro l’aumento tariffario “un ottimo primo passo verso la
riappropriazione del Bene Comune Acqua che, come sancito dal referendum del
2011, deve tornare ad essere gestito dai comuni e dalle comunità di cittadini
che ne usufruiscono, secondo una gestione efficiente, democratica e partecipata”.
La
battaglia per la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato a questo
punto si fa più serrata con le azioni della Rete dei Comuni per l’Acqua
Pubblica che, al fianco dei Comitati per l’Acqua Pubblica, rimette al centro
del dibattito politico e istituzionale campano la questione dei Beni Comuni e
la priorità dell’interesse pubblico rispetto a quello privato, cercando di
salvaguardare il principio democratico ribadito con il referendum del giugno
2011.
RETE DEI
SINDACI DEI COMUNI DELL’A.T.O. 3 PER LA GESTIONE PUBBLICA
DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
RETE CIVICA PER L’ACQUA PUBBLICA ATO 3 CAMPANIA
COORDINAMENTO CAMPANO PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA
RETE CIVICA PER L’ACQUA PUBBLICA ATO 3 CAMPANIA
COORDINAMENTO CAMPANO PER LA GESTIONE PUBBLICA DELL’ACQUA
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