AEGG .... aahhhggg!
L' Autorità Energia e Gas ora anche per l'acqua, con il "documento per la consultazione pubblica per l'adozione di provvedimenti tariffari in materia di servizi idrici" (doc.204/2012/R/IDR) reintroduce sotto mentite spoglie come "oneri finanziari sulle immobilizzazioni" la remunerazione del capitale investito abrogata dal secondo quesito referendario.
Si vuol far rientrare dalla finestra quello che 27 milioni di italiani un anno fa ha messo fuori dalla porta. La risposta del Forum non si è fatta attendere con il documento scaricabile qui ma anche con altre iniziative: vedi il video
Si vuol far rientrare dalla finestra quello che 27 milioni di italiani un anno fa ha messo fuori dalla porta. La risposta del Forum non si è fatta attendere con il documento scaricabile qui ma anche con altre iniziative: vedi il video
Invia anche tu una mail all'Autorità Energia e Gas: No alla truffa sul referendum!
Di seguito un breve testo da inviare ai seguenti indirizzi mail:
servizi-idrici@autorita.energia.it (ossia l'indirizzo mail per la consultazione)
ufficioSOC@autorita.energia.it (ossia l'indirizzo mail della segreteria dell'AEEG).
Per rendere maggiormente efficace la nostra azione si propone d'inviare la mail nei giorni 18, 19, 20 Giugno.
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"No alla truffa sul referendum
La vostra proposta sulla riorganizzazione del sistema tariffario del
servizio idrico va ritirata perchè viola il pronunciamento referendario.
Infatti si reinserisce sotto mentite spoglie il profitto nella tariffa del servizio idrico.
Il mio voto va rispettato!
Firma........"
Il mio voto va rispettato!
Firma........"
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Stamattina 15-06-2012 Marco Bersani di Attac Italia per conto del FIMA è stato all'incontro organizzato dall'AEGG. Questo il resoconto di M.Bersani
Care/i,
questa mattina ho partecipato, per conto del Forum italiano
dei movimenti per l’acqua, all’incontro organizzato dall’Authority
per illustrare il documento attraverso il quale inizierà il percorso per l’approvazione
del nuovo modello tariffario.
I membri dll’Authority hanno pedissequamente
illustrato tutti i passaggi del documento e poi è stata data la parola ai
presenti.
In poche parole ho illustrato loro il nostro documento,
facendo una premessa sul fatto che il loro documento era la miglior dimostrazione
del fallimento di oltre 15 anni di gestioni del servizio idrico integrato
affidate ad SpA : infatti, gli obiettivi enunciati come novità rivoluzionarie –
si riconoscono solo gli investimenti realmente effettuati, la tariffa deve
tener conto della qualità del servizio reso, i cittadini hanno diritto ad
informazioni chiare e trasparenti- non sono altro che quello che da sempre
dovrebbe essere garantito, ma che così non è stato in tutti questi anni.
Ho poi fatto rilevare come lo schema di governance che si
evince dal loro documento è quello di una forte centralizzazione nazionale con
gli ATO a far da comprimari e gli enti locali senza alcun tipo di ruolo : un
modello che, forse per la cultura storica dei membri dell’Authority,
finge di considerare il servizio idrico –per sua natura territoriale-
alla stregua dei servizi di gas ed energia (divenuti nazionali, o meglio
internazionali).
A questo punto ho posto le due critiche “di sistema”
al documento : ovvero 1) che, nella composizione del nuovo sistema tariffario,
resuscita, sotto le mentite spoglie degli “oneri finanziari per le
immobilizzazioni”, la remunerazione del capitale investito; e 2) che
nella norma cosiddetta transitoria, la retroattività al 1 gennaio 2012 della
stessa non riconosce il maltolto dai gestori nel post referendum, finendo per
applicare uno schema che riconosce la diminuzione della tariffa dovuta al
secondo quesito referendario, ma la compensa con il prevedibile aumento dovuto
al nuovo sistema tariffario.
Naturalmente, ho chiuso dicendo che l’Authority è un organismo
indipendente, ma non al punto da non dipendere dal voto democratico della
maggioranza assoluta del popolo italiano, per cui il loro mandato –nella piena
indipendenza- deve partire a valle di quel voto.
Nella risposta, mi è stato detto : 1) per quanto riguarda la
governance centralistica, è frutto del mandato della Legge 70 e non una scelta
loro; anzi, loro faranno di tutto per coinvolger egli enti locali (come? Non si
sa); 2) che la retroattività della tariffa transitoria è stato un atto di
coraggio di questa Authority, che va riconosciuto perché ha suscitato critiche
nei gestori; 3) che la remunerazione del capitale investito è stata abrogata e
loro non hanno nessuna di reintrodurla, ma nel costruire un nuovo metodo
tariffario, hanno pensato di produrre alcune innovazioni di sistema per
favorire gli investimenti e la qualità del servizio (ovvero, la remunerazione
del capitale investito).
Questo è quanto.
Un’ultima informazione sui prossimi passi : l’Authority
vuole licenziare il documento entro fine luglio. Tiene a precisare che il
documento sono linee guida che potranno essere modificate anche in seguito. Nella
seconda parte dell’anno, lavorerà per produrre un documento sugli
indicatori di qualità del servizio, un documento di regole per la
rendicontazione trasparente da parte dei gestori e un documento sul metodo
tariffario.
La proposta è che il metodo tariffario transitorio diventi
operativo dal gennaio 2013 (con effetto retroattivo al gennaio 2012) e che il
metodo tariffario definitivo entri in vigore dal gennaio 2014.
Alla lotta.
Abbracci.
Marco
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