Case pignorate per pagare
l’acqua, negli Usa il suo costo è aumentato dell’80%.
24/06/2020
14.22.00
Case pignorate per pagare l’acqua, negli Usa il suo
costo è aumentato dell’80%
Per ogni famiglia ormai il 12% del budget viene speso
per poter aprire il rubinetto. A New Orleans in un anno staccata dalla rete
idrica una famiglia su cinque per morosità.
12:06Il costo dell’acqua è cresciuto in media negli
Stati Uniti dell’80% dal 2010 al 2018 e migliaia di famiglie non riescono più a
pagare le bollette. Lo rivela una indagine commissionata dal giornale
britannico The Guardian e affidata all’esperto di infrastrutture Roger Colton e
al Consumers Report. L’inchiesta, condotta in 12 città, ha messo in luce come
stia aumentando il numero di famiglie povere che non ha più accesso all’acqua
potabile e che è costretta ad abbandonare la propria casa, sequestrata per
pagare il debito con i fornitori di acqua.
Secondo il rapporto di 88 pagine, le cause di questa
incredibile situazione in uno dei Paesi più ricchi del mondo è da attribuire
all’obsolescenza delle infrastrutture, ai mutamenti climatici e demografici, ai
fondi statali dirottati ad affrontare altre emergenze come quelle economiche o
sanitarie. Ma nelle periferie delle città la situazione è davvero drammatica. A
New Orleans solo nel 2016 un nucleo abitativo su cinque è stato
disconnesso dalla rete idraulica a causa delle bollette non pagate. Un terzo
degli abitanti che consumano acqua è oggi nella città è considerato un
“delinquente” e ha complessivamente con il comune, e con le società private che
in America forniscono il 15% del fabbisogno idrico, un debito di 50 milioni di
dollari.
I più colpiti sono come sempre i poveri: il costo
della bolletta per l’acqua ha raggiunto in media il 12% dell’introito
familiare. In città come Austin, nel Texas, il costo dell’acqua è passato in
otto anni da 566 a 1.435 dollari. A Tucson il 46% dei residenti a basso reddito
non può fare fronte agli aumenti e a Santa Fe, San Diego e Cleveland la
situazione non è migliore. Quando non si paga la bolletta i rubinetti vengono
immediatamente chiusi e numerose famiglie non hanno acqua corrente da anni. In
molti casi si cerca di recuperare il credito attraverso il pignoramento
dell’abitazione, sprofondando le famiglie interessate in un abisso dal quale
non risalgono più.
Un gruppo di 90 legislatori democratici sta lavorando
a una riforma federale che garantisca a tutti il diritto all’accesso all’acqua
pulita, ma il problema principale da risolvere è quello delle infrastrutture
decrepite, che disperdono acqua per un valore di 6 miliardi di dollari l’anno.
Per sostituirle occorrerebbero, ha calcolato l’Environmental Protection Agency,
25 miliardi l’anno per 20 anni. Soldi che non ci sono né ci saranno, visto che
il governo ha altre emergenze che considera più urgenti.
Ma il problema dell’accesso all’acqua pulita, che si
riteneva limitato ai paesi in via di sviluppo, sta toccando anche le grandi
città dell’Occidente e aumenta il divario sociale tra i ricchi e i poveri, tra
il centro e la periferia. Considerato un bene sempre disponibile, come l’aria,
l’acqua sta diventando un bene raro, per il quale in un futuro non molto
lontano si combatteranno guerre e si scateneranno sommosse, perché nessuno può
farne a meno.