RETE DEI
SINDACI DEI
COMUNI DELL’A.T.O. 3
PER LA GESTIONE PUBBLICA DEL SERVIZIO IDRICO
INTEGRATO
COMUNICATO
STAMPA
Importante e
fattiva riunione,quella tenuta oggi a Sarno dalla RETE DEI SINDACI PER L’ACQUA
PUBBLICA.
L’incontro
si è svolto all’indomani della partecipata e colorata manifestazione del
17 gennaio a Napoli. In cui si è reso visibile il popolo dell’acqua del
Sarnese-Vesuviano con le sue parole d’ordine contro la privatizzazione della
risorsa idrica e la riappropriazione delle decisioni relativamente al servizio
idrico in capo alle comunità dei territori.
All’appuntamento
di Sarno erano presenti i Sindaci o loro delegati delle seguenti
amministrazioni: ANGRI, BOSCOREALE, CASALNUOVO, CASTEL S. GIORGIO, FISCIANO, LETTERE,
PAGANI, PALMA CAMPANIA, POGGIOMARINO, POMPEI, ROCCAPIEMONTE, ROCCARAINOLA, GIORGIO
A CREMANO, SAN MARZANO SUL SARNO, SANTA
MARIA LA CARITA’, SAN SEBASTIANO AL VESUVIO, SARNO, SAVIANO, SCISCIANO, STRIANO,
TORRE DEL GRECO. Alcune altre amministrazioni non sono state presenti per
concomitanza di impegni istituzionali.
Al centro
del dibattito sono state poste: le questioni relative alla nuova
regolamentazione regionale del Servizio Idrico Integrato promulgata dalla
Giunta Regionale Campana, che ha istituito i nuovi ATO con concentrazione del
potere in mano a pochi, con conseguente estromissione dei sindaci e delle
comunità dal controllo dalla gestione del servizio; le Bollette GORI denominate
PARTITE PREGRESSE ANTE 2012; i distacchi idrici che la GORI continua imperterrita
a praticare soprattutto rispetto alle fasce più povere della popolazione.
L’assise ad
unanimità dei presenti, dopo un accesso, vivace e articolato dibattito ha
assunto le seguenti decisioni:
1) Adesione all’appello lanciato dai Comitati Civici
per l’acqua pubblica per la Convocazione di un Consiglio Regionale monotematico
relativamente al riordino del servizio Idrico integrato , contrastando il
disegno di legge della Giunta Caldoro, che bypassando lo stesso Consiglio
Regionale sta ponendo in essere un ulteriore disegno di privatizzazione della
risorsa idrica. Gli stessi sindaci si faranno promotori del coinvolgimento dei
Consiglieri Regionali per la raccolta delle firme opportune onde permettere la
convocazione del Consiglio Regionale;
2) Rigettare e non sottoscrivere la Convenzione,
prevista dalla Delibera 812/2014, che dovrebbe essere approvata dai comuni
entro 60 giorni dalla Promulgazione della relativa Delibera;
3) Invitare i propri cittadini a non pagare le bollette
GORI relative alle cosiddette PARTITE PREGRESSE ANTE 2012, chiedendone altresì
l’annullamento in quanto le stesse risultano essere illegittime e vessatorie;
4) Promulgare Ordinanze Sindacali, sulla falsariga
degli atti già posti in essere dai Sindaci di Angri e Brusciano, atte ad
impedire a GORI i distacchi dei contatori idrici e la sospensione della
erogazione di acqua potabile per le utenze domestiche.
Il
sindaco di Roccapiemonte ha infine illustrato lo stato delle controversie in
corso con GORI relativamente alla contrasto del passaggio della gestione degli
impianti Comunali. Sempre ad unanimità dei presenti i sindaci presenti si sono
impegnati a sostenere la battaglia che il comune rocchese sta ponendo in
essere.
Il
consolidamento del percorso della Rete dei Sindaci per l’acqua pubblica, in
collaborazione e sinergia con la rete dei comitati civici, sta producendo
importanti risultati che stanno gettando le basi per nuovi istituti di
democrazia partecipata.
Perché si scrive ACQUA, ma si legge
DEMOCRAZIA
Sarno, 5
febbraio 2015 RETE DEI SINDACI PER L’ACQUA PUBBLICA
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