Buona partecipazione all'assemblea
nolana del 04-05-2013
NOLA
- Affollata
assemblea pubblica per l'“Acqua, il bene comune”, promossa a
Nola dal Comitato civico per la difesa del diritto all’acqua all’interno della
Chiesa dell’Immacolata. Soddisfazione per gli organizzatori, che hanno raccolto
il sostegno dei parlamentari neoeletti, che adesso andrà verificato nelle
azioni concrete.
Ha
tenuto banco, in
particolare, il fallimento dello sbandierato accordo per la soluzione del “caso
Nola”, siglato alcuni mesi fa da Gori, Ato3 e Comune, oltre al contestato piano
“Salva Gori” che regalerebbe ai privati risorse pubbliche regionali per 157
milioni di euro. Un progetto che suona come una beffa per i cittadini,
duramente criticato dalla Rete dei Comitati per l’acqua pubblica.
Da più parti sono arrivati, inoltre, appelli per la concreta attuazione di
provvedimenti legislativi che finalmente trasformino in realtà la volontà
popolare espressa con chiarezza dai referendum del 2011, a partire dalla dalla
Legge di iniziativa popolare presentata dal Forum italiano dei movimenti per
l'acqua e sottoscritta da oltre 700mila cittadini.
Luigi
Di Maio, vice
presidente della Camera dei Deputati (Movimento 5 Stelle), ha garantito
"pieno e limpido sostegno alla lotta dei cittadini per l'acqua
pubblica", ravvedendo la possibilità di trovare sin da subito "la
maggioranza in parlamento per approvare una legge tanto agognata dalla
cittadinanza". Sulla stessa linea anche il compagno di banco Luigi Gallo,
deputato Movimento 5 Stelle, che ha denunciato "la scelleratezza del piano
"Salva Gori" e la necessità di bloccare l'intenzione della Regione
Campania di regalare soldi pubblici al gestore privato".
Massimiliano
Manfredi, membro
della Commissione Ambiente della Camera per il Partito Democratico, ha
sottolineato la sua vicinanza al popolo dell'acqua e l'importanza di
"avviare un percorso serio per la ripubblicizzazione, per ottenere un
servizio di qualità e tariffe giuste". Arturo Scotto, deputato di Sinistra
Ecologia Libertà, ha ribadito la volontà di andare fino in fondo alla vicenda e
"lanciare una grande mobilitazione per la salvaguardia dei beni
comuni".
Dopo l'intervento di rappresentati delle associazione e dei comitati, ha concluso i lavori don Aniello Tortora, direttore diocesano dell’Ufficio Pastorale Sociale e Lavoro, Giustizia e Pace – Salvaguardia del Creato, confermando ancora una volta il ruolo della Chiesa nella attività del movimento. "Il diritto all’acqua, come tutti i diritti dell’uomo - ha sottolineato l'esponente della Diocesi - si basa sulla dignità e riveste una tale rilevanza sociale per cui gli Stati non possono demandarne la gestione ai soli privati".
Dopo l'intervento di rappresentati delle associazione e dei comitati, ha concluso i lavori don Aniello Tortora, direttore diocesano dell’Ufficio Pastorale Sociale e Lavoro, Giustizia e Pace – Salvaguardia del Creato, confermando ancora una volta il ruolo della Chiesa nella attività del movimento. "Il diritto all’acqua, come tutti i diritti dell’uomo - ha sottolineato l'esponente della Diocesi - si basa sulla dignità e riveste una tale rilevanza sociale per cui gli Stati non possono demandarne la gestione ai soli privati".
Intanto,
è stata annunciata la
ricostituzione del coordinamento di sindaci per la ripubblicizzazione del
servizio Idrico integrato nell'Ato3 Sarnese-Vesuviano. Finora ad aver
annunciato l'adesione sette amministrazioni comunali, tutte ricadenti nell'agro
nocerino-sarnese: Angri, Nocera Inferiore, Roccapiemonte, Calvanico, Castel San
Giorgio, Corbara e Fisciano.
Tra gli impegni già assunti in un documento sottoscritto dagli amministratori, innanzitutto, c'è l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio attraverso la liquidazione della società Gori S.p.a e la costituzione di ambiti di gestione più piccoli su scala intercomunale, che favoriscano una gestione più efficiente del bene comune acqua. Inoltre, in virtù del ruolo “ambiguo” del commissario straordinario dell’Ato, Carlo Sarro, i sindaci chiederanno una verifica sugli atti emanati fino ad oggi. In avvicinamento anche numerosi altri Comuni interessati al superamento della fallimentare gestione privata, la cui adesione verrà formalizzata nel prossimo incontro previsto per il 3 giugno a Roccapiemonte.
Tra gli impegni già assunti in un documento sottoscritto dagli amministratori, innanzitutto, c'è l’obiettivo della ripubblicizzazione del servizio attraverso la liquidazione della società Gori S.p.a e la costituzione di ambiti di gestione più piccoli su scala intercomunale, che favoriscano una gestione più efficiente del bene comune acqua. Inoltre, in virtù del ruolo “ambiguo” del commissario straordinario dell’Ato, Carlo Sarro, i sindaci chiederanno una verifica sugli atti emanati fino ad oggi. In avvicinamento anche numerosi altri Comuni interessati al superamento della fallimentare gestione privata, la cui adesione verrà formalizzata nel prossimo incontro previsto per il 3 giugno a Roccapiemonte.
Nessun commento:
Posta un commento